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FLAI Trasporti e Servizi
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Milano, 17 gennaio 2014 - Alha -

Milano, 17 gennaio 2014 - Alha - - FLAI Trasporti e Servizi

 

FONTI DI STRESS

Facciamo riferimento ai recenti casi di malore sul lavoro avvenuti in azienda.

A seguito di nuove attribuzioni di responsabilità e compiti in molti reparti all'interno dell'azienda si è prodotto un clima di continua tensione psicologica a carico di molti lavoratori. A nostro parere questa situazione, ulteriormente aggravata da altre problematiche organizzative (dovute all'evidente aumento del traffico merci nell'ultimo trimestre), è da considerarsi fra le cause principali di un deterioramento dei rapporti.

Da una parte ci sono i lavoratori stressati, dall'altra ci sono quelli che ritengono che eventi stressanti nella loro attività lavorativa non ce ne sia ombra. Due mondi a distanze abissali. Ci sono i dati diffusi dal Consiglio nazionale degli psicologi che hanno raccolto in un volume, gli aspetti legati al problema, che ha dei rilevanti costi sociali e di produttività. Si calcola, infatti, che più della metà delle giornate lavorative perse sia dovuta a stress. Lo stress è al secondo posto tra i problemi di salute legati all'attività lavorativa, colpisce 1 lavoratore su 4 con costi annui che in Europa sono stimati in oltre 25 miliardi di euro. Per sette lavoratori su dieci, le cause più comuni di stress sono legate alla riorganizzazione del lavoro o al carico di lavoro. Oltre sei lavoratori italiani su dieci indicano fra le cause di stress anche la mancanza di sostegno da parte dei colleghi o superiori e comportamenti inaccettabili come il bullismo, le molestie o legano lo stress a ruoli e responsabilità poco chiare. Al contrario, solo quattro lavoratori su dieci ritengono che i fenomeni di stress siano rari, mentre uno su venti nega addirittura si verifichino fenomeni del genere.

STRESS DA LAVORO CORRELATO

Lo stress lavoro correlato può essere definito come la percezione di squilibrio avvertita dal lavoratore quando le richieste dell’ambiente lavorativo eccedono le capacità individuali per fronteggiare tali richieste...

Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro è un'organizzazione europea che ha come obiettivo il continuo miglioramento della qualità della vita lavorativa nell'Unione Europea. Questa missione viene perseguita diffondendo la cultura della prevenzione in collaborazione con i diversi governi locali, analizzando statistiche e ricerche nel campo della sicurezza dei luoghi di lavoro.

Anche il rischio da stress lavoro correlato è stato oggetto di studio dell’European Risk Observatory, quindi si riportano di seguito alcuni cenni diramati dall'ente che interessa tutte quelle figure caricate da una duplice fonte di stress, ovvero quello personale e quello della persona aiutata; in particolare colpisce i medici e le altre figure sanitarie, compresi volontari e studenti, gli addetti ai servizi di emergenza, tra cui poliziotti e vigili del fuoco, psicologi, psichiatri e assistenti sociali, sacerdoti e religiosi (in particolare se in missione), insegnanti e educatori, avvocati e ricercatori se non opportunamente trattati, questi soggetti cominciano a sviluppare un lento processo di "logoramento" o "decadenza" psicofisica dovuta alla mancanza di energie e di capacità per sostenere e scaricare lo stress accumulato ("burnout" in inglese significa proprio "bruciarsi"). In tali condizioni può anche succedere che queste persone si facciano un carico eccessivo delle problematiche delle persone a cui badano, non riuscendo così più a discernere tra la propria vita e la loro. Il burnout comporta esaurimento emotivo, depersonalizzazione, un atteggiamento spesso improntato al cinismo e un sentimento di ridotta realizzazione personale. Il soggetto tende a sfuggire all’ambiente lavorativo assentandosi sempre più spesso e lavorando con entusiasmo e interesse sempre minori, a provare frustrazione e insoddisfazione, e una ridotta empatia nei confronti delle persone delle quali dovrebbe occuparsi. Il burnout si accompagna spesso ad un deterioramento del benessere fisico, a sintomi psicosomatici come l'insonnia e psicologici come la depressione. I disagi si avvertono dapprima nel campo professionale, ma poi vengono con facilità trasportati sul piano personale: l'abuso di alcol, di sostanze psicoattive ed il rischio di suicidio sono elevati nei soggetti affetti da burnout.

CAUSE DEL BURNOUT

Sovraccarico di lavoro: il disadattamento è presente quando la persona percepisce un carico di lavoro eccessivo (le richieste lavorative sono così elevate da esaurire le energie individuali al punto da non rendere possibile il recupero), quando, anche in presenza di un carico ragionevole, il tipo di lavoro non è adatto alla persona (si percepisce di non avere le abilità per svolgere una determinata attività) e quando il carico emotivo del lavoro è troppo elevato (il lavoro scatena una serie di emozioni che sono in contraddizione con i sentimenti della persona).

Senso di impotenza: il soggetto non ritiene che ciò che fà o vuole fare riesca a influire sull'esito di un determinato evento.

Mancanza di controllo: il disadattamento si verifica quando l'individuo percepisce di avere insufficiente controllo sulle risorse necessarie per svolgere il proprio lavoro oppure quando non ha sufficiente autorità per attuare l'attività nella maniera che ritiene più efficace.

Riconoscimento: si ha disadattamento quando si percepisce di ricevere un riconoscimento inadeguato per il lavoro svolto.

Senso di comunità: è presente disadattamento quando crolla il senso di appartenenza comunitario all'ambiente di lavoro, ovvero quando si percepisce che manca il sostegno, la fiducia reciproca ed il rispetto e le relazioni vengono vissute in modo distaccato ed impersonale.

Assenza di equità: si ha disadattamento quando non viene percepita l'equità nell'ambiente di lavoro in ambiti quali, ad esempio, l'assegnazione dei carichi di lavoro e della retribuzione o l'attribuzione di promozioni e avanzamenti di carriera.

Valori contrastanti: il disadattamento nasce quando si vive un conflitto di valori all'interno del contesto di lavoro e cioè quando la persona non condivide i valori che l'organizzazione trasmette oppure quando i valori non trovano corrispondenza, a livello organizzativo, nelle scelte operate e nella condotta.

I temi trattati sono stati elaborati da un lavoratore di Alha che ha ritenuto e noi con lui di informare al meglio tutti i colleghi sulle dinamiche da stress legate al lavoro, con anche l’obiettivo di tendere una mano a chi fosse entrato in uno stato di stress da lavoro correlato, magari senza rendersene conto.

Milano, 17 gennaio 2014

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