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Milano, 11 maggio 2013 - SEA -

Milano, 11 maggio 2013 - SEA - - FLAI Trasporti e Servizi

SEA Handling: un disastro annunciato cronologia degli eventi 

SEA Handling: un disastro annunciato cronologia degli eventi 

13 luglio 2006: la Commissione Europea riceve la denuncia di una società di handling concorrente a SEA Handling S.p.A. riguardo presunti aiuti di Stato ricevuti da quest’ultima. 

6 ottobre 2006: la Commissione chiede alle autorità italiane chiarimenti riguardo la denuncia. Le autorità italiane forniscono le delucidazioni richieste il 9 febbraio 2007. 

30 maggio 2007: la Commissione informa il denunciante che non dispone di elementi e motivi sufficienti per pronunciarsi sul caso. 

2 luglio 2007: il denunciante fornisce informazioni complementari in base alle quali la Commissione decide di riesaminare la denuncia. 

23 giugno 2010: la Commissione informa le autorità italiane che ha deciso di avviare il procedimento di infrazione di cui all’articolo 108, paragrafo 2, del TFUE (aiuti di Stato). La Commissione ritiene, in questa fase, che il ripianamento delle perdite di SEA Handling da parte di SEA avvenuto nel periodo 2002/2005 costituisce un aiuto di Stato. La Commissione deve peraltro verificare se eventuali compensazioni delle perdite avvenute nel periodo successivo al 2005 si configurino parimenti aiuti di Stato. Alla luce di queste considerazioni la Commissione invita l’Italia a fornirle entro un mese tutti i documenti, le informazioni e i dati per valutare le compatibilità delle misure. La Commissione comunica all’Italia che informerà tutti i soggetti interessati i quali saranno invitati a presentare le loro osservazioni entro il termine di un mese. 

28 gennaio 2011: SEA e sindacati firmano l’accordo per la quotazione in Borsa della società e un piano di azionariato riservato ai dipendenti utilizzando il TFR. Le parti sociali e i lavoratori sono ancora all’oscuro riguardo all’indagine della Commissione Europea e questo è un fatto molto grave. 

5 maggio 2011: grande festa alla Fiera di Rho per il SEA DAY, conduce Fiorello. Sul palco il presidente Bonomi canta “Certe notti”. Pochi giorni dopo, il 23 maggio, Lufthansa annuncia la chiusura di Lufthansa Italia che avrà ripercussioni anche sulla società di handling Globe Ground nonché sullo scalo di Malpensa (e Linate) in termini di mancato sviluppo. 

30 maggio 2011: elezioni comunali a Milano, cambia il vento, Pisapia viene eletto sindaco. Bruno Tabacci diventa assessore al bilancio e Davide Corritore direttore generale del Comune. 

30 dicembre 2011: il fondo F2i acquisisce il 30% del Gruppo SEA, Handling compreso.

27 settembre 2012: dopo una travagliata maratona di 28 ore il Consiglio Comunale di Milano delibera la quotazione in Borsa del Gruppo SEA. 

30 novembre 2012: fallisce il collocamento in Borsa del Gruppo SEA. Sembra che tutta l’operazione sia costata qualcosa come 7,5 milioni di euro. Sembra che solo 180 dipendenti su circa 5000, quindi il 3,5%, abbia prenotato azioni. E’ da sottolineare che nel Prospetto Informativo, pagina 511, Comune e SEA dicono al mercato che il contenzioso con la Commissione non ha fondamento giuridico, infatti, nei Bilanci Consolidati del 2009, 2010 e 2011 non sono state accantonate somme atte a ripianare eventuali pagamenti di questo genere. 

20 dicembre 2012: arriva alle autorità italiane e ai soggetti interessati la Decisione della Commissione Europea contenente il provvedimento definitivo con il quale la Commissione Europea ha stabilito che gli aumenti di capitale effettuati da SEA S.p.A. in favore della sua controllata SEA Handling S.p.A., nel periodo 2002/2010, sono aiuti di Stato. Pertanto l’Italia deve procedere al recupero della somma di 360 milioni di euro più interessi entro quattro mesi a decorrere dal 20/12/2012 e sempre da tale decorrenza, entro due mesi, deve fornire alla Commissione tutte le informazioni e le misure adottate per conformarsi a tale obbligo. E’ doveroso domandarsi cosa sarebbe accaduto alle liquidazioni dei lavoratori, al denaro investito dai piccoli risparmiatori e al valore delle azioni se la quotazione fosse andata a buon fine. Sarebbe andato tutto in fumo e l’azienda in malora, nel giro di soli una ventina giorni. Nonostante l’inaudita gravità della situazione i sindacati e i lavoratori rimangono all’oscuro di tutto. 

27 dicembre 2012: il fondo F2i acquisisce dalla Provincia di Milano un ulteriore 14,5% arrivando così a detenere il 44,5% del Gruppo SEA, Handling compreso. 

13 gennaio 2013: si festeggia con il Malpensa Party Day, l’apertura del terzo satellite dello scalo mentre il traffico aereo rimane sostanzialmente invariato causa il blocco degli slot che prosegue da cinque anni, come la cassa integrazione, e che impedisce il pieno sviluppo di Malpensa e di Linate. 

25 gennaio 2013: si tiene presso il Consiglio di Zona 3 a Milano un incontro pubblico dal titolo “ Gestione bene comune: il caso SEA”. Sono presenti il presidente Bonomi e il direttore generale del Comune Davide Corritore oltre ad altri esponenti politici e sindacali. E’ lecito domandarsi perché Bonomi e Corritore, che sicuramente conoscevano la situazione, non abbiano fatto nessuna menzione sulla sanzione della Commissione. 

27 febbraio 2013: il presidente Bonomi convoca tutti i sindacati. E’ solo in questo momento che le parti sociali e i lavoratori vengono a conoscenza della situazione in cui versa SEA Handling S.p.A. A breve, il 20/4/2013,  scadono i quattro mesi imposti dalla Commissione per il recupero degli aiuti. Inoltre Bonomi afferma di aver avuto contatti con Menzies da settembre 2012 e che il 22/1/2013 la stessa ha inviato a SEA una lettera di interessamento per l’acquisizione di una parte di SEA Handling. Bonomi informa i sindacati che è stato presentato un ricorso contro la sanzione oltre ad una richiesta di “sospensiva” che, si scoprirà nelle settimane successive, contiene tra gli allegati la cessione della SEA Handling e il suo spezzatino.

3 maggio 2013: La Corte Europea boccia il piano di discontinuità presentato dal management SEA. 

6 maggio 2013: Almunia in rappresentanza dell’UE tranquillizza i deputati italiani in Europa, manifestando un’apertura alla risoluzione della complicata vicenda di SEA Handling. 

Tenendo loro all’oscuro della lettera che la stessa commissione aveva già spedito al governo italiano e a SEA Handling, dove viene intimato l’immediato pagamento della sanzione. 

8 maggio 2013: si ufficializza al Sindacato la bocciatura del piano elaborato dal management SEA. 

14 maggio 2013: IL SINDACATO DICE BASTA A QUESTA CATASTROFE! 

 

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di 24 ore

Milano, 11 maggio 2013

 

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